10 marzo 2022
Ciao Sandro e Silvia,
Sono alla seconda settimana e mezzo del vostro percorso sull’ansia.Devo dire che sono cambiate un po’ di cose e volevo un vostro parere, anche se so già la risposta solo che a livello emozionale mi sento molto insicura.
Lavorando sull’ansia e sui miei obbiettivi sono riuscita a fare 6 colloqui di lavoro in un posto che sarebbe stato perfetto per me, dove avevo un’entrata fissa.
In questo, non so perchè mi capita ma penso per la mia estrema insicurezza, quando parlo a qualcuno di un mio obiettivo è come se perdesse di valore…
Così dopo 2 mesi che ero in ballo con questo lavoro, parlo con mia mamma per il fatto se mi poteva aiutare a gestire la bambina e …niente salta il lavoro!
Non mi abbatto e continuo con i miei percorsi, un ragazzo mi chiede di fare un lavoro, un’altra è lì per darmi una risposta alla seduta…
Cosa succede? Anni fa, quando ho iniziato a fare reiki, le mie percezioni erano molto forti, penso perché ero molto più incentrata a sentire gli altri e meno me stessa, col tempo questa cosa è andata a cambiare.. così ho chiesto un parere a una persona.
Questa persona è uno sciamano, io non lo sapevo, onestamente cercavo solo un “parere spirituale” verbale di 5 minuti, invece è diventato una missione di vita per lui. Nel senso che ha iniziato a dirmi che io ho problemi economici e di lavoro perché ho un entità attaccata e che voleva farmi un lavoro di pulizia (una sorta di esorcismo a quanto pare) e “aprirmi” i canali.
Da spiritista, posso dire che le entità si attaccano se sono legate a uno specchio di noi che dobbiamo risolvere, non il contrario, noi abbiamo il libero arbitrio e la possibilità di lavorare su di noi.
Detto questo, ritengo che i rituali siano mezzi strettamente “pericolosi” in quanto si va a lavorare con l’energia senza gestirla e non è il massimo della vita… preferisco la preghiera.
Quindi a farla breve, quello che ho riscontrato è stato una cosa: perchè quando qualcuno mi dice una cosa è come se gli dessi in mano lo scettro delle mie decisioni?
Come posso lavorarci con l’Ho’oponopono?
Grazie e scusate la lunga mail!
Barbara
Aloha cara Barbara
quando si inizia la pulizia succede sempre un po’ di tutto, le memorie come vediamo sono calamite potenti e ogni volta che decretiamo una credenza, un’idea di noi, un pensiero, lo rendiamo più forte.
Quindi per prima cosa riformula nel modo più innocuo possibile questa preoccupazione e qualunque altra, parola d’ordine leggerezza – proprio per smontarne anche la “programmazione” inconscia che ti porta a pensare che “sia così”.
Per lavorarci su con la pulizia si usano idealmente i 3 pilastri della pratica:
– 100% responsabilità nostra della manifestazione di tutto ciò che ci riguarda
– nessuna aspettativa bensì predisposizione al meglio e al corretto
– cercare e vedere le opportunità nel problema
I pensieri, le memorie o le strategie in relazione a questi 3 pilastri di Ho’oponopono diventano considerazioni personali e soggettive che verranno poi lasciate andare per essere liberate da quella che percepiamo come ‘carica negativa’.
Occorre esporsi aperti alla guarigione ed essere disposti a starci dentro sennò la pulizia potrebbe diventare accondiscendente.
Dobbiamo diventare osservatori andando oltre noi stessi, per come ci sembra di conoscerci e per come gli altri ci conoscono o credono di conoscerci. Lo facciamo sempre più facilmente per tramite della nostra sincera pulizia.
Il trucco è pulire per lasciar andare il nostro vecchio Sè e continuare a pulire per arrivare a prendere confidenza con la nostra Reale Identità.
Noi umani in direzione divina prima di raccapezzarci abbiamo bisogno di punti di riferimento che sono anch’essi tappe evolutive da superare o da cui ‘difendersi’, come lo sciamano di cui scrivi, anche perchè capiamo adesso sempre più velocemente che ogni strada ha solo e un unico punto di arrivo ed è sempre la nostra pura essenza, la nostra Reale Identità come l’ha chiamata Morrnah Simeona.
Sapere questo ci riempie di forza, perchè la pulizia è una vera e propria armatura spirituale. Sapere che siamo protetti e benedetti da una Fonte di Bene, non appena lo accettiamo, ci aiuta a non delegare più e ad avere la forza di decidere cosa è bene e cosa vogliamo per noi, e di farci rispettare.
La nostra Reale Identità
In quella dimensione di pulizia ci si rende chiaramente conto della nostra missione – cosa mi rende davvero pieno di riconoscenza – la prima delle quali è riconoscere e azzerare lo stress da corpo, mente e spirito.
Ho’oponopono è un mezzo, una via di purificazione che ci conduce ognuno nel posto migliore per sviluppare il proprio miglior sé.
Quindi ogni giorno coltiviamo l’affetto per noi stessi, la pazienza, la gioia di vivere e l’intimità (cioè attenzione, cura, presenza) con Unihipili, il Bambino o Bambina interiore che è anche il nostro subconscio.
Qui due articoli sul blog da leggere o rileggere per prendere confidenza con lui o lei:
Faccio pace con me e accolgo il dono
Momento per momento faccio pace con me
Perchè Unihipili è, dovrebbe essere, l’essenza della nostra gioia di vivere, che possiamo sperimentare in una Famiglia interiore unita.
Riguardo il lavoro (che vedi come perso) ricordiamo che se una cosa è realmente ‘per noi’, per la nostra strada maggiore, in qualche modo torna a noi, anche se fa giri più lunghi. Nel frattempo occorre osservare con l’occhio dell’opportunità benefica qualsiasi intoppo, restando nella pulizia e nell’accoglienza dell’essere migliore che siamo.
In ogni caso adesso lascia andare tutti i pensieri che non ti portano sorriso e fiducia. Completa il percorso che stai facendo, semplicemente ricordando che in te c’è anche una piccola creatura, che sei sempre tu, con la quale prendere confidenza e camminare sulla Via della reciproca guarigione.
Momento per momento
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
E ogni bene è fatto adesso
Silvia e Sandro
22 marzo 2022
Ciao Sandro e Silvia,
Volevo darvi il mio feedback riguardo il lavoro che ho fatto con Lascia andare l’ansia con Ho’oponopono.Ho iniziato subito a trarne giovamento dormendo bene.
Poi hanno iniziato a cambiare un po’ di cose attorno a me.
Sentivo una sensazione di sofferenza ed ho iniziato a esprimermi di più.
Il mio rapporto sentimentale è migliorato e si é fortificato.
Ho iniziato a lavorare e si sono sbloccate un pò di cose!!A questo punto ho una domanda sola.
C’è un vostro libro che ho acquistato, 108 gocce d’amore ma non ho capito come si utilizzano le preghiere e quante volte ripeterle e se dopo devo recitare il mantra.
Grazie mille 🙏
Barbara
Aloha cara Barbara
grazie per la condivisione della tua realtà in manifestazione, complimenti alla tua perseveranza e alla voglia di essere protagonista di una vita più sorridente, coraggiosa e leggera🙏🌸
Il libro 108 gocce d’amore Ho’oponopono usalo come vuoi tu, come sostegno di riflessione, di pulizia, di interconnessione voluta, di emanazione e auto generazione di bene, aprendolo a caso, ripetendo o meno.
Fai sempre più ciò che senti bene per ‘te’.
L’abbiamo scritto con l’idea di condividere concetti brevi, tascabili :), che attraverso le 4 gocce di rugiada Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie ci tengano sulla strada del buon senso sveglio e della gioia del cuore già subito e adesso qui in terra. La pace comincia da me, ogni giorno🌸
Un caro abbraccio!
Silvia e Sandro
108 gocce d’amore Ho’oponopono
lo trovi Qui