Quando siamo presenti ogni giorno – che significa nel profondo – al rapporto di affettuosa fiducia con il nostro Bambino interiore, constateremo che lui, o lei, è sempre con noi, per godere con noi di quello che ci e lo rende felice, il più possibile insieme.
Il fine, il centro della propria pace, è sentirsi famiglia, è fare famiglia, è avere tutte le energie interiori abbracciate nell’unione di essere la propria famiglia in costante connessione con la Fonte di ogni Bene.
“Vivere insieme è un’arte”
(Thich Nhat Hanh)
Osservando la parola italiana “insieme” proprio nel contesto del nostro Bambino interiore:
in (che può essere letto in come dentro, come inconscio) sì è me.
Sì dentro, nell’inconscio, è sempre me, sono io nella versione più sconfinata e più emotivamente complessa ma anche nella più potente forza di cambiamento.
“In” esperimento sfaccettature nelle quali creo l’impossibile e l’incredibile perchè, appena lo comprendo, do il consenso alla mia Famiglia interiore di fluire al ritmo della divinità.
Nella pulizia e nel rispetto creo la visione/azione oltre, dove io sono la mia Famiglia, quella entità sacra tra Terra e Cielo che non mi abbandonerà mai per la durata di tutta la mia esistenza. Solo io posso consentire questo, solo io ho il potere e il dovere di riconoscere il prezioso motivo di essere Qui.
Qui nella Famiglia che sto imparando a rispettare in corpo mente e spirito mantengo la mia attenzione / azione sul mio servizio e sulla missione in questa vita e su questa terra. Ringrazio e gioisco con i miei pregi, con i miei limiti, con la mia umiltà, con la mia umanità per diventare ogni giorno di più la mia Reale Identità connessa al Divino Creatore.
Bruno Groening paragonava l’uomo a una radio. Se il ricevente non è sintonizzato sulla frequenza del trasmittente, non può ricevere la trasmissione, così è anche tra Dio e l’uomo.
Dio emana continuamente la forza guaritrice, se però l’uomo è sintonizzato su un’altra stazione ricevente non può ricevere la trasmissione di Dio.
Gli uomini negli ultimi secoli hanno disimparato a collegarsi consapevolmente con la trasmissione di Dio. Si sono talmente allontanati da Dio da non sapere più su quale “frequenza” Egli trasmette.
Bruno Groening insegnava di nuovo agli uomini questa frequenza facendo loro ricevere consapevolmente la forza divina.
Egli si paragonava “alla signorina del centralino”, la quale conosce “il numero telefonico” di Dio e collega gli uomini direttamente con Lui.
Pertanto:
Faccio pace con me e lascio andare tutto quello che mi stride, addolora, impensierisce, fa male, demoralizza, deprime, toglie energia per percepire, vedere, accogliere e integrare la Luce Divina che immediatamente mi fortifica, risana, cura e guarisce.
L’unione con il Divino Creatore è l’unica Via.
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie 🙏 E così è fatto 💖
Fare pace con se stessi ci restaura, ci ristruttura e ci rinnova mentre nell’Amore divino recuperiamo i dati più onesti e puri della nostra essenza, che spesso ci portano a conoscere i nostri talenti. Per troppo tempo abbiamo risuonato nelle buie caverne interiori senza uscita. L’uscita c’è ma non la vediamo perchè davanti abbiamo messo macigni di scuse e paure per non prenderci la vera responsabilità al 100% di dove siamo, di ciò che siamo e di quello che produciamo. E di dove è per noi bene andare.
Fare pace con noi stessi ci allena anche a conoscere quello che per nostra presunta ‘personalità’, il famoso ‘sono fatto così’ – ovvero memorie abitudini convinzioni condizionamenti – non abbiamo precedentemente indagato con sufficiente entusiasmo e attenzione le nostre potenzialità
“Ogni connessione con l’Amore divino è una preghiera, ogni preghiera – quando intimamente sentita nel Bene e nella Grazia – è pulizia.
Ogni momento di pulizia è preghiera agendo insieme e per conto della Sorgente.
Pulisco, mi fido, mi affido, prego e metto tutto ciò che non va nelle mani del Divino creatore.
A occhi e cuore aperto il mio Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie, mentre si rende manifesta l’opportunità nel problema a favore di ogni essere esistente.
E così è fatto!”