Con Stefania Chiavarino, l’autrice di questo post, il contatto è nato parecchio tempo fa, all’epoca del nostro primo libro “Ho’oponopono – La Pace comincia da te” e, per niente a caso, si è concretizzato adesso, dopo 7 anni, nel momento in cui stiamo uscendo con “Pulisco Vedo e Agisco – Ho’oponopono postmoderno“.
Con stima corrisposta negli anni abbiamo interagito in modo sporadico e a distanza, ma sempre con un grande rispetto reciproco, affettuoso e sincero.
Una domenica di fine ottobre ci siamo dati appuntamento al telefono per parlare a voce di una faccenda delicata, e parallelamente siamo entrati in una serie di argomenti profondi e affascinanti che con sfumature diverse riguardavano anche la nostra esperienza e quella di moltissimi altri esseri. E’ stato grande il piacere di conversare con Stefania su una linea simile e in costante apertura di pensiero, di cuore e di azione.
Quell’azione “io ci sono” che parte dalla personale radice, dalle piccole cose e dall’esperienza del proprio Viaggio insieme alle quotidiane consapevolezze che, pulendo e vedendo, diventano quel l’irripetibile disegno che ciascuno è chiamato, con coraggio e dedizione, a perfezionare e ad esprimere.
Cara Stefania grazie per la Bellezza che porti nel mondo!
SaYa
“Sono nata con la naturale curiosità per tutto quello che viene considerato occulto. Fin da piccolissima, ho sperimentato attrazione per l’astrologia, per la lettura dei tarocchi e dei misteri antichi e, ultimo, ma in assoluto il più importante di tutti, per Dio.
Ero convinta che il mondo Vero fosse quello che non vediamo e che lì si nascondesse il segreto di una vita trascorsa a stretto contatto con il nostro Creatore; mentre la vita esteriore, la vita di tutti i giorni, sembrava solo una scatola di poco valore che contenesse qualcosa di ben più importante: un tesoro che andava ricercato giorno dopo giorno, Il Tesoro dei tesori.
Nell’adolescenza questa attrazione inizia ad aumentare sempre di più, così prendono il via gli studi e la pratica legata al mondo dell’astrologia e della lettura dei tarocchi. Ricordo ancora la fila delle amiche di mamma che attendevano il loro turno per farsi leggere il futuro e il loro entusiasmo su come avevo saputo dire loro cose che non avevano confidato a nessuno. Parallelamente però cresceva in me il desiderio di avvicinarmi a Dio sempre di più, immergendomi nella preghiera ore ed ore, soprattutto nel silenzio della notte, quando ormai, sotto le coperte, ero pronta per andare a dormire.
Ho fatto i conti per molto tempo con il senso di colpa instillato dalla fede cattolica riguardo a queste forme di occultismo e alla loro natura controversa. In cuor mio, temevo di dispiacere Dio eppure, nella mia ingenua saggezza mi domandavo perché mai allora mi avesse dato quella curiosità e quei talenti.
Questo guerra interiore agiva come un’altalena in movimento, avanti e indietro, avanti e indietro e spesso mi allontanavo e mi avvicinavo all’occulto, come in una danza che gira e rigira ti riporta sempre sui tuoi passi.
Ma la curiosità, la voglia di imparare e il mio affidarmi alla Volontà Divina, mi hanno messo nella condizione di lasciarmi condurre dal Maestro Interiore. In questo infatti, ho sempre lasciato che a suggerirmi i passi da compiere fosse il cuore e, nonostante molte iniziali perplessità, ho finito sempre con il seguirlo.
E proprio seguendo il cuore, ho incontrato Ho’oponopono.
E’ stato per me un incontro di quelli decisivi che la mia anima ha riconosciuto subito.
Questa pratica infatti insegna un approccio alla vita basato sulla Fiducia assoluta nel Divino Creatore e nel lasciare che agisca nel modo migliore e più alto attraverso di noi e per noi, come un flusso che ripulisce e riallinea la nostra volontà minore con la Sua Volontà. Ho compreso subito quanto fosse uno strumento ed uno stile di vita perfettamente in linea con ciascuno di noi.
Nulla di standardizzato o preconfezionato, perché avrebbe agito per ognuno in modo unico e speciale. Mi piacque immediatamente soprattutto l’idea di non nutrire alcun tipo di aspettativa e di lasciarsi letteralmente sorprendere dal come le cose si mettessero al giusto posto da sole, senza sforzo, ma orchestrate da sapienti mani invisibili.
Era, ed è, necessario solo assumersi la responsabilità di tutto ciò che ci accade, direttamente ed indirettamente.
Così ho iniziato a praticare otto anni fa, praticamente dai primi lavori dei JoSaYa, che ho continuato a seguire anche quando sono diventati 108 grani e sono rimasti loro due, Silvia e Sandro, splendidi nella loro umanità e nella purezza e nell’entusiasmo dei loro cuori.
Ho compreso attraverso la pratica Ho’oponopono che era fondamentale accettare me per come sono, al centodieci per cento. Ho compreso nel tempo che se avevo quei doni, potevo farne qualcosa di bello e di utile.
Nel tempo ho avuto modo di approfondire lo studio delle scienze esoteriche e di comprendere che l’essere umano non nasce libero. Affatto. L’essere umano nasce sottomesso ad un giogo davvero complesso. Gli gnostici chiamano queste forze Arconti, in Astrologia Antica vengono definiti i Dominatori Planetari.
Nella mia mente avevo appena provato la sensazione di una lampadina che si accende. Eccoli, uno ad uno, i nostri antagonisti, le forze e le energie negative che dobbiamo trascendere, per diventare veri esseri liberi. Ecco spiegato il perché “Conosci te stesso” resta uno dei punti più importanti da cui iniziare per crescere nel nostro percorso individualissimo e unico.
Avevo la chiave per mettere insieme i pezzi e per aiutare le persone a conoscere le forze occulte planetarie che li governano singolarmente e di indirizzarli nel percorso giusto perché le trascendessero.
Allora potevo ancora mettere queste cose al servizio di Dio e delle persone. Fu con questa comprensione che misi in pace il mio cuore e il mio intelletto sulla questione fede-occultismo.
Sono dunque anni che sono al servizio di tutti coloro che decidono di affrontare il meraviglioso viaggio interiore e che decidono di farlo non al buio, ma con l’ausilio della luce che porta il conoscere le proprie forze astrali, i propri antagonisti, la propria ombra.
Pulire sempre e comunque è il percorso più giusto che possiamo dare a noi stessi e il più alto riconoscimento all’Autorità e all’Amore di Dio che possiamo compiere; ma pulire conoscendo i nodi su cui agire, consente di apporre una pulizia più efficace e mirata alla nostra crescita spirituale e personale, poiché su questo livello dell’esistenza, in cui siamo spirito confinato nella materia, siamo anche esseri materiali.
La crescita spirituale libera e non ostacolata trascina con sé inevitabilmente un benessere ad ampio raggio e su tutti i livelli.”