Ci sono circostanze della vita che possono essere motivo e innesco di grandi cambiamenti. Quei momenti, devono trovarci pronti al loro sprone, e noi possiamo sentirci pronti quando “le nostre” opportunità transitano e le sappiamo cogliere, o quantomeno osservarle e comprenderle.
Ci sono due sole possibilità:
– la nostra gioia interiore ci comunica che siamo “nel posto giusto” per noi
oppure
– scatta l’allarme che qualcosa stride e ci chiede attenzione, rettifica o risoluzione.
Il bisogno di sicurezza è alla base della nostra scelta di radicare, che sia in un posto fisico o mentale, e ci chiede di adattarci a quelle memorie che ci riempiono condizionandoci nel dentro e nel fuori.
Queste memorie sfilacciano e confondono la nostra Identità del Sè, quel punto di integrità nel quale la Famiglia interiore (AUMAKUA il Padre – il Sè superiore, UHANE la Madre – la mente conscia e UNIHIPILI il Figlio – la mente subconscia) è riunita in armonia e può dire “sto bene, c’è appagamento e pace” nel dentro e nel fuori di tutte le linee di esistenza.
Il bisogno di sicurezza è insito nelle memorie dell’essere umano, che nei suoi geni ha ricordi di fughe da chi lo avrebbe voluto schiavo o di essere stato despota e predone lui stesso, a discapito di esseri umani come lui. Nello spazio tempo dell’adesso c’è sempre il rischio di tornare a interpretare vecchie memorie che fanno male (a noi o a qualcun altro) senza neppure rendercene conto.
Solitamente l’essere umano ha l’idea (memorie) di dover accumulare a costo di sorvolare sull’etica e sulla moralità per sopravvivere lui stesso e la sua linea genetica. Ma per un insieme di motivi sociali, interiori, politici e consuetudinari non ha ancora trovato il modo per interagire con fiducia e gentilezza con i suoi simili e soprattutto di allinearsi alla Forza divina che lo tiene vivo in questa vita e che è la Via principale per manifestare il meglio.
In Ho’oponopono ogni reazione dell’essere umano può divenire un’occasione per ripristinare l’ordine, armonizzare un errore, un’insicurezza o una paura.
Questi stati disarmonici spesso provengono da risonanze sottili, e quindi dal proprio DNA, attraverso tutte le memorie di chi ci ha preceduto (pensieri, parole, tendenze, dipendenze, azioni, reazioni, ingiustizie, guerre, omicidi, suicidi o altri tossici segreti).
Al giorno d’oggi il fatto di rifornirci “per la nostra sicurezza” di porte blindate, servizi di allarme e vigilanza dice e conferma alle nostre percezioni di non aver dubbi che siamo in un mondo pericoloso e denso di azioni malvagie, idem quando la sera ascoltiamo sempre più indifferentemente rassegnati le notizie che è bene che noi sappiamo (come quelle che passa la tv).
Se non impariamo a ripulirle con costanza e regolarità, le nostre memorie si gonfieranno di ansia e timore mentre imputiamo alla crisi la colpa per quel brutto mondo raccontato dai media e i giornali tra una pubblicità e un incitamento al gratta e vinci.
Il risultato è che a moltissimi pare normale vivere in un mondo preconfezionato, artefatto, dissonante e condizionante che poco lascia all’immaginazione di un mondo armonioso, ricco e prospero, un mondo opposto a quello che si frequenta, che però esiste davvero.
Questo mondo prospero e “in ordine” manifesterà concretamente la sua esistenza e aprirà le sue porte non appena lo focalizziamo, cominciamo a osservarlo e iniziamo ad interagire con esso.
E’ tutto così semplice? In realtà no. Perchè occorre apertura, fiducia e pratica, nell’intento costante di vivere stabili e centrati nella nostra pace interiore. Per certo, al di là delle proprie resistenze (stato di comfort), tutti i praticanti di Ho’oponopono constatano che appena si dà inizio alla pulizia avviene una rivoluzione in se stessi e le cose relazioni e faccende, di qualsiasi portata siano, cominciano a sistemarsi con semplicità nell’ordine naturale, verso il meglio per noi e ciò che include la nostra missione di esistenza.
Perchè funziona Ho’oponopono?
Ho’oponopono ha tante vie, antichissime e nuove, e ognuna ha portato e porta la propria piccola o grande goccia di saggezza. Tutte queste vie funzionano attraverso la pratica della pulizia, accendono la scintilla collegata all’ispirazione divina, una fiamma in grado di trasmutare le idee erronee su noi stessi e farci rinascere sempre nuovi, come l’Araba Fenice, l’uccello mitologico che si autorigenera risorgendo regolarmente dalle proprie ceneri.
Che cosa possiamo fare quindi innanzi a tutto?
Praticare, ovvero pulire pulire pulire nel modo più semplice con l’acqua della divinità espressa nelle gocce di rugiada “Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie”, e integrare queste preziose parole in noi stessi e nel nostro stile di vita.
Morrnah Nalamaku Simeona spiegava: “Siamo la somma totale delle nostre esperienze, il che significa che siamo gravati dal nostro passato. Quando sperimentiamo stress o paura nelle nostre vite, se guardassimo attentamente, troveremmo che la causa è in realtà una memoria, cioè sono le emozioni legate a ricordi che ci influenzano nell’adesso. Il subconscio associa un’azione o una persona nel presente con qualcosa che è accaduto nel passato. Quando si verifica, le emozioni sono attivate e lo stress è prodotto.”
E concludeva: “Lo scopo principale di questo processo è scoprire la Divinità dentro di sé. Ho’oponopono è un dono profondo che permette di sviluppare un rapporto di lavoro con la Divinità interiore e imparare a chiedere che in ogni momento i nostri errori nel pensiero, nella parola e nell’azione devono essere purificati, il processo riguarda essenzialmente la libertà, la completa libertà dal passato “.
Non stanchiamoci mai di pulire e ripulire noi stessi, allenandoci indomabilmente a vedere la luce perchè c’è, mettendo in campo il nostro vero “io”, quell’essere magnifico che scegliamo di incarnare adesso, nella serenità delle nostre nuove consapevolezze.
Sarà più facile ed efficace quando lo facciamo in una zona neutra di ricordi e attraverso nuove visuali, quindi all’interno della nostra pulizia.
Tutto questo radica ogni volta che decidiamo di passare dal mostrare chi vogliamo sembrare o chi eravamo nel passato, a quella di osare di essere chi siamo davvero nel nostro presente.
Questo impratichimento consapevole – una vera e propria deprogrammazione all’interno della quale siamo liberi da schemi, credenze e pregiudizi – pian piano porterà sempre più forza e chiarezza a noi stessi e a tutte le nostre sapienze nel quotidiano, dovunque e con chiunque ci riguardi.
Jacques Rousseau scrisse: “Prendi la direzione opposta all’abitudine e quasi sempre farai bene”. Perché spesso l’insolito è qualcosa che emerge dal sé come la nuova e indipendente scelta di pensiero, di decisione e di azione personale del nostro adesso, liberi da tutti i pareri e, finalmente, in diretta connessione con il nostro Sè sapiente che ne sa di più del maggior maestro mai esistito.
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie a me e al tutto intorno a me.
Per approfondire:
HO’OPONOPONO LA PACE COMINCIA DA TE
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MANUALE PRATICO DI HO’OPONOPONO
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LASCIO ANDARE I PROBLEMI con HO’OPONOPONO
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