Qualche sera fa si chiacchierava su skype con Gloria Julia Diffen, amica con la quale abbiamo dei progetti ma che adesso è in difficoltà perchè è in un momento molto delicato per la sua salute. Inoltre non sta ricevendo i mezzi per sostenersi perchè, come spiega meglio lei stessa in questo post, l’Inps è un meccanismo che vede numeri e codici fiscali e non ha certo la “sezione” sentimento, e neanche quella di competenza/intento, per poter tutelare e curare il problema (l’essere umano) nel procedimento in corso.
Il problema, nel caso specifico, è un’invalidità al 75% a causa di un emangioblastoma intramidollare zona D7, un tumore al midollo di estrema rarità più i postumi di un incidente subito qualche anno dopo, per essere stata travolta insieme alla sua bicicletta da un autocarro che viaggiava a 80 all’ora.
Lei stessa si chiede da queste e altre peripezie come mai sia ancora in vita, e senza troppa fatica abbiamo convenuto che ci devono essere diverse cose importanti che deve ancora sistemare e manifestare su questo piano.
Fare quotidianamente una profonda pulizia sulle nostre memorie, credenze e consuetudini (prima di tutto interiori sennò non si vedrà mai pacificamente neanche ciò che è nell’esteriore) diventa una riflessione (parola da osservare negli innumerevoli significati) su una legge planetaria (disattesa) che riguarda i Diritti Umani*, insieme alla dissonanza cognitiva che ci fa accettare come normale un sistema che non solo permette ma genera queste storie di ordinaria precarietà e disarmonia.
Dipinto di Gloria Julia Diffen
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
Perchè riportare qui questa storia di vita vera, che accade Adesso, ma che non parla solo di luce, di miracoli, di benessere e positivismo? Perchè Ho’oponopono significa “correggere” e “mettere le cose al posto giusto”, perchè collaborare alla manifestazione della perfezione come inviati sulla Terra è un compito (dal) divino. Perchè anche se non lo sappiamo le cose accadono comunque, e tante cose gravi e non corrette accadono quasi in ogni famiglia quotidianamente.
Questa ragazza di origine hawaiana per noi è famiglia, e attraverso lei – come attraverso ogni situazione che arriva nella propria vita – vogliamo fare delle riflessioni sul concetto di pulizia, di corretto e di correggere, per quel che umanamente si può collaborare a un mondo di benessere e gioia.
La buona notizia è che le faccende burocratiche si attuano SEMPRE con il nostro perlopiù inconsapevole consenso (www.popolounico.org/atto-di-nascita).
La cattiva notizia è che se non porto fuori la mia pulizia concretamente attraverso il mio esserci, il mio “vedere e agire”, non lo farà mai nessuno al posto mio, non potrà mai nessuno, mai, risolvere qualcosa per me, nè nell’interiorità nè, come constata chi è andato oltre, nell’esteriorità..
“Pulisco perchè ho creato quello che sto vivendo, accolgo tutti i doni, incluso quello che richiede un mio intervento, che sarà sempre amorevole, pacifico e corretto, nel rispetto della legge naturale e di tutte le creature coinvolte.”
Ci sono persone che seguono alla lettera i consigli di The Secret e di altri formatori che suggeriscono di non guardare la televisione e soprattutto i notiziari, ottima scelta ma dovremmo applicarla a tutte le distrazioni di massa primo dei quali il cellulare, e loro, quelle persone ben in’formate, non guardano la tv soprattutto per non co-creare fame e guerre, per “non dare energia al negativo”. Ma alla luce della realtà collettiva parrebbe che questo nobile intento non funzioni più di tanto. E quindi vista la enorme pulizia che un enorme numero di esseri sta costantemente generando sul pianeta, quanto tempo ci vorrà per manifestare concretamente un mondo confortevole per ogni essere umano?
Dipende da me e da in che modo sto facendo la mia parte. Ci potrebbe volere anche un attimo e in un paio d’anni tutto sarebbe completamente risanato, ad effetto domino, nel dentro e nel fuori.
Come sto usando il mio tempo e la mia energia?
Solo per oggi resto in presenza per sentire se le persone che frequento e le situazioni che sostengo sono in accordo con la mia reale Identità del Sè e se contribuiscono a favorire la mia PACE e la mia fiducia.
La co-creazione più completa che possiamo mettere in atto è quella di manifestare accanto a noi esseri e obiettivi consonanti alla missione del nostro cuore, in questo prezioso tempo che è la mia esperienza terrestre e che ha un termine. Perciò pulisco vedo e agisco, per fare la mia parte, adesso, come strumento armonico divino in terra quale sono.
Molti dei ricercatori più aperti – quelli che non stanno più a generare intenti felici solo per se stessi, quelli che vedono il fuori e tutte le sue incongruenze, quelli che fanno di 2 Uno e quando lo hai compreso non puoi più tornare indietro, quelli che avrebbero il tempo… perchè ci vuole tempo e scelte integrali per assecondare le informazioni fondamentali per ciascun essere umano – in questo momento molti sono confusi, indecisi, probabilmente hanno un Dio che dice loro che tutto è perfetto in un’area di squilibri e dissonanze dalla quale non osano/possono/riescono a muoversi.
Perchè le informazioni dissonanti tra cosa sia il “vero” e cosa “funzioni di più” li ha sigillati nel “sapere” più consono, quello di estraniarsi in un mondo proprio ma dove non risuona bene qualcosa di fondamentale, un’affermazione senza cultura che è una semplice evidenza: “l’efficacia* è la misura della verità (PONO 7° principio Huna).
“Nel 2011 mi hanno diagnosticato un emangioblastoma intramidollare zona D7 (cioè nel midollo all’altezza delle scapole) con in aggiunta una cavità singliomelica lunga tutta la lunghezza della colonna vertebrale. In pratica una cavità che col tempo ingrandendosi sempre più ha preso il posto del midollo, relegando quest’ultimo lungo la parete della colonna e modificandone la dimensione. Mi hanno detto a Verona i neurochirurghi che ha le dimensioni di una pasta di pizza allungata. L’emangioblastoma (cioè il tumore) è stato asportato dopo aver segato e asportato tre vertebre che durante le 8 ore di intervento erano state messe in una soluzione antibiotica e successivamente riposizionate e incollate. Ho sofferto nel post operatorio anche di una forma di meningismo in quanto tutto il liquido midollare era fuoriuscito durante l’intervento.
Andando necessariamente a confrontarmi con la vita nel ‘reale’ faccio il quadro della mia situazione.
L’Inps non mi corrisponde l’assegno di invalidità in quanto esso viene elargito in base al reddito. Cioè non bisogna superare i 4600€ (circa) lordi di reddito l’anno (che corrispondono a 383 euro lordi al mese, cifra che non consente né un’indipendenza né una sopravvivenza a nessuno). L’anno scorso avendoli di poco superati l’ho fatto bloccare per non trovarmi altrimenti in una situazione debitoria nei confronti dello Stato. Eh sì perché se supero questa soglia devo poi restituire i 270 € mensili (che non ho mai ricevuto).
Il problema è che quest’anno, non lavorando, ho chiesto che mi venisse reintegrato l’assegno ma la domanda non è stata accolta in quanto, e non lo sapevo, lo Stato prende come riferimento il reddito dell’anno precedente cioè del 2016. Assurdo. Ci sarebbe un altro assegno (assegno ordinario d’invalidità) ma non ho i requisiti necessari in quanto degli ultimi 5 anni dovrei avere almeno 3 anni di contributi versati e io, da quando sono stata operata, non ho lavorato più regolarmente.
L’invalidità era dell’80% ed è scesa al 75% con l’ultima visita medico legale perché nell’ultimo anno e mezzo non ho riempito la cartellina di visite e referti medici ma solo perché sono stanca di sentirmi dare sempre le solite risposte inutili e fare visite inconcludenti spendendo anche soldi per i viaggi.
Attualmente prendo il lyrica, anzi sono 6 anni che lo assumo, dosaggio aumentato dopo l’incidente che ho avuto a gennaio del 2016 perché i dolori da quel momento sono aumentati. 150mg 3/4 volte al giorno per avere un beneficio quasi nullo e molte controindicazioni (tra cui anche questa spossatezza molto pesante e vuoti di memoria). Fortunatamente sono seguita da un avvocato per l’incidente che ho avuto (sono stata investita da un autocarro mentre tornavo a casa in bicicletta dal lavoro) e dovrebbero liquidarmi qualcosa ma non so quanto aspettarmi in quanto lesioni visibili non ne ho avute (fratture) ma solo peggioramento dei sintomi già esistenti, quindi l’assicurazione fa fatica a risarcire se non vede danni attraverso risonanze e raggi.
La patologia post operatoria è una neuropatia molto estesa al lato sinistro del corpo (gamba esclusa) avendomi operata del tumore al midollo, il problema è che i nervi da quella volta trasmettono continuamente dolore, è una ipersensibilità cutanea, è come se avessi una ustione e al tatto mi toccassero carne viva. Per questo non riesco più a portare nulla di troppo aderente e nemmeno il reggiseno. Inoltre devo distendermi spesso perché la schiena è come se mi si spezzasse in due se sto troppo tempo in piedi o seduta. Ma il contatto stesso del materasso mi procura dolori molto intensi per il motivo che ho scritto sopra. Quindi non riesco a dormire o se lo faccio solo per poco e male.
Ho fatto richiesta nel mese di novembre di un bonus regionale che la regione appunto mette a disposizione per le persone con un reddito basso. I requisiti ci sono tutti ma ad oggi ancora non ho ricevuto nulla in quanto il comune ha sbagliato ad inoltrare la pratica e l’Inps non può corrispondermi l’assegno. Il comune (cioè l’assistente sociale) continua a negare di essere lei la causa dell’inghippo nonostante l’Inps mi abbia addirittura indicato il tipo di errore che è stato commesso nell’inoltrare la domanda. Sono 2 settimane che non si fa più vivo nessuno per darmi informazioni sull’evolversi della faccenda o se mai mi verrà corrisposto l’assegno.
L’INAIL* mi ha liquidato una miseria sempre per lo stesso motivo ovvero ero già ammalata con una patologia preesistente non attribuibile esclusivamente all’incidente. Se sono peggiorata e ho buttato via 5 anni di riabilitazione e cure intensive, non fa niente, non è un problema loro.
Faccio fatica ormai anche solo uscire di casa per fare la spesa e ora dopo anni che corro inutilmente, specialmente in questo ultimo anno, ho perso le forze e l’energia per affrontare qualsiasi cosa. Perché alla fine non è che abbia avuto la famiglia vicina o che possa delegare. È come se mi sentissi svuotata.
L’incidente in bicicletta è avvenuto mentre stavo cercando di fare mio il concetto che tutto è perfetto, che non vi è nulla da correggere là fuori perché è solo la mia interpretazione degli eventi che mi fa vedere il problema. E questa interpretazione degli eventi, della vita stessa in relazione a quanto avevo vissuto io in prima persona la stavo per mettere nero su bianco per essere divulgata, anche se intimamente con intensità sempre maggiore, sentivo che in quel momento non doveva essere.
A un certo punto l’incidente mi ha forzatamente fatta ricapitolare, mi ha dato l’opportunità di fermarmi e di fermare gli eventi intorno a me, di concedermi ancora una volta il modo di rimettermi in ascolto del mio essere più profondo e ascoltare ciò che aveva da dirmi…
Un problema non è un problema a meno che io non lo interpreto come problema fine a se stesso. In realtà è un’opportunità di pulizia per poterlo modificare tramite un’azione ispirata e consapevole privandolo di quell’impotenza di base che ci vede come vittime inconsapevoli. Ci vuole molto coraggio per scrollarsi di dosso questo “falso e comodo” modo di interpretare la propria vita e togliersi finalmente quelle belle fettone di prosciutto dagli occhi che ci fanno vedere tutto perfetto.
Secondo me bisognerebbe prendersi il tempo di ascoltarsi (con me il divino ha forzato un po’ la mano!), svuotarsi di qualsiasi nozione, qualsiasi pensiero su cosa possa essere giusto o sbagliato secondo il mio punto di vista e secondo quello di chi ha scritto e divulgato prospettive di vita “illuminate”. Quindi accogliere definitivamente Dio o il Divino nel nostro cuore, rilassarci perché Lo sentiamo con e in noi, rasserenarci perché Lui guiderà i nostri passi nonostante possiamo umanamente cadere ogni tanto nello sconforto, e solo a questo punto, con estrema sincerità verso noi stessi chiederci se la svolta nella nostra vita è renderci conto che “tutto è perfetto” e se siamo sinceramente e con tutto il cuore disposti a vivere facendo nostro questo principio. Altrimenti arrenderci ai suggerimenti del Divino per avere la possibilità di correggere quello che con la nostra percezione vediamo ed interpretiamo come problemi fini a se stessi dove noi siamo le vittime inconsapevoli. Qualsiasi risposta che ci rimanda il nostro Sè più profondo se la domanda è completamente sincera va bene, solo il tempo potrà farci capire se siamo sulla giusta strada.”
Gloria Julia Diffen
* Efficace dal latino effĭcax -acis, der. di efficĕre «portare a compimento». Che produce pienamente l’effetto richiesto o desiderato.
* Diritti Umani www.108grani.com/dichiarazione-universale-dei-diritti-delluomo
* Inps “istituto che oltre ad erogare le pensioni in base all’anzianità ed all’ammontare dei CONTRIBUTI VERSATI, eroga anche tutta una serie di PRESTAZIONI ASSISTENZIALI A FAVORE di tutti coloro [cittadini] che rientrano nella GESTIONE di quello che viene comunemente definito come il welfare, ovverosia lo “STATO SOCIALE“. tratto da www.gazzettadellavoro.com/inps/11140
*Inail: Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro www.gazzettadellavoro.com/inail/11224