“Pensavo… pensavo a quanti anni sono che non vado più a pescare, mi piaceva così tanto andare a pescare… non sono più andato.
Magari avevo delle cose più importanti da fare, anche se in questo momento non saprei dire quali… non sono più andato.
Abbiamo sempre delle cose più importanti da fare che non ci fanno stare bene, come se stare bene non fosse abbastanza importante. Io quando andavo a pescare, per l’eccitazione mi svegliavo prima della sveglia, anzi ero io che svegliavo la sveglia: “SVEGLIAAAAA!!!”
E sei lì che peschi e sei solo, e se sei solo sarai tutto tu. Non pensi più a niente… non pensi al mutuo da pagare, non pensi alla guerra in corso… non pensi al mutuo da pagare per mantenere la guerra in corso.
E senti una voce gentile, una voce garbata, una voce che abbiamo sentito tutti almeno una volta nella vita, una voce lì dentro, una voce che ti dice:
“Ohè Ohè. Come sei Fortunato!”
E penso: “E’ vero… Come sono fortunato! COME SONO FORTUNATO!!!”
Per me pescare è un lavaggio, è un battesimo. L’acqua del fiume se la lasci lavorare, ti porta via tutti i tuoi pensieri e forse anche tutti i tuoi peccati, compreso anche il peccato originale che tra tutti i peccati è quello che mi sta più sulle balle, puro accanimento giudiziale. L’acqua del fiume se la lasci lavorare ti lava via tutti i tuoi pensieri, e forse anche tutti i tuoi peccati, e ti rimette al mondo nuovo, ti sistema tutto.
E allora ho pensato a tutta la gente paralizzata dal potere, diamogli una canna da pesca, diamogli la possibilità di stare con se stessi, aiutiamoli a dimenticare di essere indispensabili, gli farà del bene, CI farà del bene…
Pescare, può sembrare una cosa piccola e banale, però è un ritorno alle cose semplici a quei fondamentali che stiamo perdendo.
Bene… pescare mi dava la grande occasione, di sentire quella voce garbata, quella voce gentile, quella voce che ti dice:
“Oh… Come sei Fortunato!!!”
“Come sono Fortunato… Come sono FORTUNATO… come SIAMO Fortunati… SIAMO FORTUNATI!”
Però… però io ogni volta che sento quella voce un pò mi vergogno e quasi m’imbarazzo. Allora ho pensato:
Dobbiamo essere messi proprio male se ci vergognamo di stare bene.
Forse è per questo che sono affranto, forse è per questo che non vado più a pescare.
Perchè mi fa paura sapere che volendo… VOLENDO posso stare bene!