Questo articolo prende spunto da una frase fondamentale di Gustavo Adolfo Rol, scritta di suo pugno sul retro di un suo quadro titolato “Lo Spirito delle rose”. Il quadro è del 1965.
La frase è datata 29 maggio, che è il compleanno di Silvia, del 1966 che è l’anno in cui è nato Sandro.
Pertanto questa ‘cosa’ ci riguarda entrambi davvero da vicino.
GRAZIE!
Pulizia tra Terra e Cielo:
la connessione con il mistero vivo dell’esistenza
La posizione di tutti noi in questo vasto e interconnesso ambiente, il pianeta Terra, per un insieme di motivi – o di ‘ordini superiori’ – sfugge a definizioni sia fisiche che sottili.
Non c’è dubbio però che siamo parte essenziale di un grande mistero che va oltre la superficie più o meno visibile, in un’intima connessione, spesso trascurata da chi è immerso nella frenesia della modernità.
La società moderna, con la sua sovrabbondanza di stimoli e gratificazioni immediate, che ci vengono erogate costantemente soprattutto attraverso la tecnologia, sembra distoglierci dalla nostra potenzialità immaginativa personale.
Questa capacità di immaginare è il primo passo per manifestare la nostra realtà e ottenere risultati concreti, ma spesso viene soppressa se non annichilita, dalla costante esposizione alle distrazioni del sistema nel quale siamo immersi.
Il flusso ininterrotto di distrazioni ci tiene occupati, spingendoci a correre attraverso la vita senza trovare il tempo per dedicarci a ciò che è veramente “importante” per noi stessi, per il mondo che ci circonda e per la missione per la quale ci troviamo qui.
Quello che viene disconnesso da questa frenesia di intrattenimento sociale è la volontà immaginativa e creativa della nostra anima.
Questa forza potrebbe essere la chiave per la guarigione personale e collettiva, se solo avessimo accesso a essa o fosse resa accessibile a tutti. Tuttavia, la diffusione di questa sapienza potrebbe minacciare il sistema esistente, poiché gli spiriti creativi potrebbero contribuire a migliorare il mondo in misura tale da mettere in dubbio lo status quo, facendo crollare tutte le gabbie nelle quali non ci rendiamo conto di abitare.
“Ogni cosa ha il proprio spirito
che agisce in funzione del Creato.
Per chi ne è degno e sa riconoscerlo, lo spirito delle cose
ci viene incontro nei momenti del dolore.
Più di quanto sappiano farlo gli uomini.
Di qui la miracolosa magia che ogni cosa porta in se stessa.”
Gustavo Adolfo Rol, 29 Maggio 1966
Le “cose” che esistono da sempre, insieme a quelle che creiamo, ovvero le nostre concretizzazioni, sono entità vive. Tutto, nel più minuscolo dettaglio, ha uno Spirito presente ed eterno.
Saperlo e guardare, vedendo l’esistenza tutta in quest’ottica, fa la differenza.
Attraverso la connessione – che è reciproca – con ogni Spirito, possiamo interagire direttamente con queste entità, dialogare, modificarle, ripulirle, allearci, migliorarle e, quando è il caso, anche lasciarle andare.
La magia di ogni cosa risiede in questa connessione intrinseca con il Creato, una forza trasformativa che può guidarci anche nei momenti di dolore. Questa forza densa di possibilità ci offre l’opportunità di ampliare e trasformare, oltre che purificare, la nostra esistenza.
Pertanto
Essere “Pulizia tra Terra e Cielo” ci dà il modo di incarnare una profonda connessione con il mistero vivo dell’esistenza. In questo richiamo all’essenza della vita, troviamo una chiave per comprendere il legame intimo che unisce il nostro essere con l’ampia trama dell’universo. La pulizia, qui, non è solo un atto fisico o spirituale, ma un ponte tra il tangibile e l’invisibile, tra la Terra, con la sua concretezza, e il Cielo, con la sua dimensione eterea.
Nella consapevole pratica della pulizia, emergono le radici profonde della nostra interconnessione con tutto ciò che ci circonda. È un richiamo alla responsabilità nei confronti del Creato e una testimonianza del nostro ruolo nel preservare l’armonia, il nesso e il senso della nostra esistenza e presenza tra Terra e Cielo.
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
Attraverso l’atto di pulizia, ci avviciniamo al mistero dell’esistenza con apertura, magia, rispetto e consapevolezza.
La connessione con il mistero vivo dell’esistenza si rivela nell’atto stesso di purificare, poiché riconosciamo che ogni cosa è intrisa di uno Spirito unico, pulsante e interattivo.
Nella semplicità di un gesto d’amore, come pulire e lasciar andare, troviamo la via per onorare la sacralità della vita. La Terra e il Cielo diventano, quindi, dimensioni interconnesse in cui la pulizia diventa un rituale di rispetto per la vita in tutte le sue forme.
“Possiamo agire dentro per cambiare fuori e agire fuori per cambiare dentro, perché la via è interconnessa” .
SaYa
In questo dialogo continuo e costante che interpretiamo tra Terra e Cielo, intraprendiamo un viaggio oltre il visibile, dove la pulizia diventa un simbolo di purificazione interiore e di allineamento con le forze sottili dell’universo.
Noi stessi diventiamo un invito a guardare oltre il visibile e ad abbracciare il mistero che permea ogni singolo istante della nostra esistenza.
Mistero solo perchè non ‘vediamo’ – non siamo abituati a vedere – il canale della messa in onda che è molto più vicino e prossimo a noi di quello che crediamo, che vogliamo credere o che ci hanno indotti a credere.
Pulire i nostri occhi, il nostro cuore e i nostri sensi diventa un atto perenne, oltre che sacro, che si trasforma in un vero e proprio ponte che ci collega alla saggezza del mistero vivo e interattivo con lo Spirito di ogni cosa in ogni momento della nostra esistenza.
E così è fatto!