Premessa: le opinioni di questo post derivano dalla mia ricerca e dalla mia intuizione; sono stimoli alla propria ricerca di chi eventualmente leggesse.
L’anno gregoriano (dal 1 gennaio) è il più “scarso” tra tutti i possibili metodi di definire gli anni, perché è puramente astratto: sicuramente meglio l’anno astrologico (dall’equinozio di primavera) o quello soli-lunare cinese o l’Haab (che iniziano ai primi di febbraio) – per non parlare degli anni spirituali come Cholq’i o T’un, di livello nettamente superiore.
Comunque, ciò detto, immagino l’anno 2025 per convenzione comunicativa.
Nella mia visione evolutiva esso potrebbe rappresentare il prologo di un nuovo paradigma, non più basato sul materialismo - sia chiudendo cicli sia aprendo a nuove visioni, nuovi pensieri.
Ovviamente (meglio specificarlo), come si vivono gli eventi dipende dal livello di coscienza di ognuno: la capacità degli esseri umani di lamentarsi di qualsiasi cosa, anche la migliore, è leggendaria; così come, dall’altra parte, di vivere quale potenziale evolutivo anche la circostanza più impegnativa.
Nella migliore delle ipotesi (o delle timeline) le vecchie famiglie “rettili” che sotto mentite spoglie ancora governano l’umanità come fosse un loro possedimento inizieranno a crollare; nella peggiore, faranno il possibile per affossare il pianeta insieme a loro.
Personalmente sono pragmatico, ma anche aperto a possibili svolte positive: tuttavia, come sempre, aspettare che siano gli altri o il cielo a fare le cose per noi o al posto nostro non è l’opzione più matura, per usare un eufemismo...
È sempre infine una questione di scelta.
Un auspicio per tutti: smettere di essere inautentici e cominciare a brillare della propria unicità! La Coscienza non evolve in rapporto all’oscurità – come ancora si crede – ma all’estasi di essere.
Marco Fardin talent coaching