Domandarsi perchè pregare è come chiedersi ‘perchè pulire’. E’ la stessa azione di rigenerazione attuata in una forma diversa.
La nostra mente è sempre in moto, purtroppo questo ipercervelloticismo spesso non porta niente di buono perchè tra noi e la nostra fioritura più perfetta ci sono eoni di memorie spazzatura che offuscano la visuale e ci informano di chi, secondo loro, siamo e di quello che è il mondo. Lo definiscono in modo depotenziante alla nostra percezione. Ho’oponopono ci dice che non è così ‘nella realtà’ esistente, che è offuscata proprio dalle nostre memorie, credenze e reazioni automatiche.
Quindi pregare è innanzitutto un metodo ipnotico creativo per per bonificare la mente, con pensieri e parole che coltivino fiducia, perdono, bellezza e possibilità. E un modo per tagliare sul nascere, non dando continuamente retta, a tutte quelle faccende e fatti che tengono conferenze stampa di allarme nel nostro subconscio a tutte le ore del giorno e della notte.
La pulizia è la base di una buona semina di qualità ordinata e pacifica, ed è necessaria per ripulire appunto il nostro mare interiore mantenendoci in una zona di lucida e centrata leggerezza.
Cosa significa ‘pregare’ nella sua radice, anche nel senso di influenza vibrazionale che ci arriva dal significato originario della parola?
preghiera
/pre·ghiè·ra/
sostantivo femminile
1.
Richiesta improntata a particolari accenti di fervore e cortesia.
“rivolgere una preghiera”
2.
Testo, parola o pensiero mediante cui il devoto si rivolge alla divinità.
“l’ora della preghiera”
La parola “preghiera” deriva dal latino popolare “precaria”, che è la sostantivazione femminile dell’aggettivo “precarius”, che significa “ottenuto con preghiere, concesso per grazia”. Questo termine è passato poi al provenzale come “preguiera” da cui deriva l’italiano “preghiera”. Come si può capire dalla sua etimologia la parola “preghiera” è strettamente connessa con l’atto di chiedere o di domandare.
Alle nostre memorie risuona anche una certa instabilità (precario, temporaneo).
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
La preghiera quindi è una richiesta, può essere molto soggettiva e in certi casi altrettanto creativa quando nasce dal proprio vissuto e dal proprio immaginario più illuminante e riconoscente. Perciò è proficuo guardare attentamente cosa si chiede, avendo le idee chiare, e come lo si chiede, quali parole si usano e come ci si pone.
E’ importante che le parole che pronunciamo nella preghiera spontanea, o che leggiamo o recitiamo in quelle formule che utilizziamo abitualmente, non stridano con la nostra sensibilità e con gli intenti che percepiamo come gli incentivi migliori per la nostra gioia di vivere.
Il fine nell’aver cura di noi stessi è quello di stare bene di corpo, di mente e di spirito per tutto il nostro tempo qui. Di quel bene e benessere senza equivoci perchè nasce dal sentire del cuore.
Per stare bene occorre pensare bene, parlare bene (e quindi benedire) e agire bene.
Appena mettiamo in onda questa intenzione Pono ci siamo già incamminati nella direzione più consona con quello che vogliamo da noi e per noi adesso.
Quando abbiamo buoni pensieri e sensazioni positive, morbide, che sgorgano in noi aperte e generose, accogliamo gli altri, la vita e i fatti in modo rilassato e gratificante. Viviamo il momento autenticamente, senza tensione, senza pensare a nessun tipo di vantaggio, di calcolo e proprio per questo sperimentiamo unità, leggerezza e gratitudine.
Sintonizzarsi alla fiducia di far parte di un Grande Disegno aiuta molto, e mette in circolo la chimica migliore possibile, quella prodotta dal mantenere brillante il nostro stato di pace, di Identità di Sé e di soddisfazione.
Come tutti abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, la prima causa dei problemi è la nostra interpretazione e successiva reazione a ciò che le nostre memorie credono, temono e aggrovigliano riguardo ad essi.
Il succo è concentrato in questa frase
“Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione”.
Henry Ford
Sappiamo per esperienza quanti pensieri negativi possono entrare in circolo in pochi secondi scatenando una tempesta emotiva che può durare giorni. Possiamo evitarla preparandoci preventivamente e quindi giocando d’anticipo attraverso la pulizia e la preghiera. In questo modo possiamo entrare immediatamente in una dimensione interattiva di benedizione, evitando di dare confidenza al male o a qualsiasi cosa ci faccia stare male.
I tre principi dell’approccio sciamanico nella pulizia del Sé
1 Responsabilità al 100% della propria esistenza
2 Nessuna aspettativa
3 Problemi come opportunità
Ho’oponopono focalizza questo terzo pilastro quando ci insegna a non sottovalutare il problema o l’inciampo, soprattutto per vederne quanto prima tutti i risvolti che possiamo includere nelle opportunità insite in qualsiasi evento.
Abbandonarci con sollievo e fiducia al momento presente è allineamento, e in un certo senso è ‘farsi preghiera’. E’ sentire che non abbiamo reali bisogni – evitandoci tutta la mole di emozioni che ‘credersi bisognosi’ porta con sè – pertanto ogni nostro stato di grazia del momento risuona, e in qualche modo si propaga, sistemando e riordinando altro e ‘oltre’.
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
Oltre è dove le nostre memorie non interferiscono più manifestando cose storte, che nascono da qualche nostra infelicità conosciuta o nascosta nel nostro Bambino interiore.
Quando siamo presenti nel nostro ‘essere preghiera’ il nostro ritmo cambia mentre la nostra strada quotidiana diventa sempre più piacevole, semplice e apprezzabile.
Naturalmente metteremo in conto che ci potrebbe capitare ancora di cadere in un burrone emotivo perchè la vita è viva e noi anche ma, proprio perchè non ne abbiamo più così timore accadrà sempre più raramente e durerà sempre meno. Perchè attraverso la nostra costante pulizia le cose che ci riguardano saranno sempre più dritte, naturalmente corrette e felici.
La Legge di Risonanza afferma che oggetti simili si attraggono reciprocamente. In altre parole, quando due cose con caratteristiche simili vengono a contatto, tendono ad amplificarsi a vicenda. Al contrario, oggetti che presentano differenze si respingono a vicenda.
Questo principio è anche alla base del fenomeno di risonanza del diapason: quando una frequenza dinamica incontra un oggetto che ha la stessa frequenza in forma statica, l’oggetto inizia a vibrare in modo simile alla frequenza originale.
Quando ci apriamo al bene il bene risuona immediatamente in noi
Quando agiamo con intento di amore tutte le strade portano all’amore e l’amore porta alla vita vissuta con riconoscenza e gioia.
Quando ci sintonizziamo con Dio creiamo un cordone solido e interattivo di coordinazione, sostegno e sollievo che ci rende sempre più forti, informati e centrati.
Ognuno di noi è intento, tramite e innesto con la Fonte della Vita.
Ciascuno può emanare, fruire e interagire in modo ancora più consapevole con le energie vitali fondamentali di cui siamo sostanza e nelle quali siamo immersi.
Il guaritore mistico Bruno Groening (30 Maggio 1906 – 26 Gennaio 1959) affermava che l’essere umano è come una batteria che deve essere ricaricata ogni giorno, attraverso una connessione consapevole con il Generatore Centrale (Dio), per mantenere la salute.
Gustavo A. Rol (20 Giugno 1903 – 22 Settembre 1994) ancora non completamente compreso, parlando delle straordinarie possibilità espresse durante la sua lunga vita, affermava di essere come una grondaia attraverso cui scorre l’Acqua della sapienza divina.
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
Io non sono Dio
in questa dimensione terrena sono altro
ma quando mi rendo conto di essere la ricetrasmittente di Dio
il più
E’ fatto!
Presenza Curativa
Sempre grazie per il conforto che mi pervade comunicando con Te
Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie
Libro copertina morbida o rigida
e Kindle
108 Preghiere, invocazioni e ringraziamenti
con il mantra Ho’oponopono
Siamo sempre in preghiera
Essendo ciascuno di noi una forma di risonanza si può dire che siamo sempre in richiesta di ciò che vibriamo. E spesso inconsapevolmente chiediamo che ci arrivino altri guai a seguito di quegli stati emotivi fuori controllo che stiamo richiamando tramite i pensieri ‘bombe di spazzatura’.
Cosa sto ‘chiedendo’ in questo momento?
Nella mia massima collaborazione chiedo delle Grazie con la fiducia che si manifestino e ringrazio sempre e comunque.
Altrimenti mi sto proiettando dei fotogrammi del passato e anteprime inesistenti sul futuro probabilmente non serene, non armoniose o comunque fonti di qualche stress.
La preghiera come richiesta di sostegno, lode, ringraziamento e pulizia mi aiuta a rimanere in un punto nobile e neutro, un luogo dove posso sentirmi a Casa insieme ai desideri che sviluppo con entusiasmo per sostenere la mia “missione straordinaria” di esistenza.
Adesso prego – indicativo presente – per avere l’Intelligenza Divina di saltare al volo sul carro benefico di Dio. Prego per accedere al buono e al bello di me, prego per ringraziare per quello che già c’è, predisponendomi ad allargare questa zona confortevole, profumata e ordinata per rinascere nuovamente ogni giorno con leggerezza, meraviglia e disponibilità alla Vita.
E così è fatto!