Aloha Sandro e Silvia!
Non so se a contattarvi direttamente a questa email riceverò una vostra risposta, ma volevo provare a chiedere un vostro parere, o comunque condividere con voi la mia esperienza.
Dopo un periodo di varie difficoltà ho finalmente capito che il mio principale problema è che devo imparare a volermi bene e stare bene con me stessa, invece di aspettarmi che la felicità arrivi da fuori.
Ho sempre avuto la tendenza a credere di non essere abbastanza, a credere di non piacere alle persone, a vedere tutti migliori di me, e a dipendere dagli altri per sentirmi amata; non so perché, non ci sono reali motivi a queste mie credenze.
Quasi un anno fa ho conosciuto una persona che non so come è riuscita a farmi cambiare totalmente prospettiva, non so se si possa parlare di fiamme gemelle, parliamo di un ragazzo che è diventato il mio migliore amico, una persona con la quale per la prima volta in vita mia ho sentito un legame che non credevo nemmeno potesse esistere, una persona con la quale basta uno sguardo per capirsi, e che si è preso cura di ogni lato di me, senza miracoli o grandi consigli: è riuscito semplicemente a farmi notare quanto io sia una bella persona, e che sono io che non riesco a vedermi per quella che sono.
Chiaramente sto cercando di riassumere, sta di fatto che con questa persona è nato un legame che aveva l’intenzione di andare oltre un’amicizia, ma lui è impegnato in un’altra relazione. Forse l’ho spinto io a restarci, in quanto nei mesi scorsi invece di comprenderlo, comprendere le sue difficoltà e i suoi tempi, ho fatto pressioni e dato retta a quella parte egoista di me che vedeva la felicità solo in una relazione con lui.
Sono iniziati ovviamente una serie di scontri e litigi, che lui cercava di risolvere, mentre io, lo ammetto, ero accecata da quella parte di me che “dipendeva” da lui.
Siamo arrivati al punto in cui questa persona ha deciso momentaneamente, a malincuore, di interrompere totalmente i rapporti con me, perché lui deve sistemare le sue cose e io le mie e non vuole più vedermi stare male, dicendomi di pensare prima a me stessa e alla mia felicità, anche se io rimango la persona con la quale “non è mai stato così bene”, e che se sarà destino capiterà, ma che non devo più pensarci.
In un primo momento ha preso sopravvento sempre quella parte di me “cattiva”, quella parte di me che si sente la bambina abbandonata, non voluta e presa in giro, mi sono arrabbiata e sono stata davvero male.
Ma poi mi sono tranquillizzata e ho cercato di guardare dentro me stessa e di chiedermi come mai mi sentissi così, ho tante belle cose per cui essere grata, e prima di tutto mi sono chiesta:
“Come mai credo di non valere abbastanza?
Che persona sono realmente?
Come mai mi sento “completa” solo in presenza di un’altra persona?
Cosa c’è di bello in me e cosa invece voglio migliorare?”
Da qui mi sono resa conto che l’unico vero problema, se così vogliamo definirlo, era con me stessa, ho capito che la mia incapacità di comprendere la situazione o una persona, l’esserne dipendenti, il mio non sentirmi abbastanza, non erano realmente a causa di qualcuno, ma ero io a non volermi bene.
Ho iniziato quindi a seguire varie meditazioni, fino a quando ho scoperto il metodo Ho’oponopono, di cui già avevo sentito parlare, e ho acquistato il vostro libro “Manuale pratico di Ho’oponopono” che sto tutt’ora leggendo. Che dire, è passato poco tempo ma mi sta cambiando la vita, non che ci siano stati stravolgimenti particolari, ma sento proprio che sta cambiando il mio modo di vedere me stessa, gli altri e ciò che mi accade.
La persona di cui vi scrivevo poco fa, pur non sentendola da un po’ e sapendola felice nella sua vecchia relazione, non mi causa più quei sentimenti di odio e rabbia, anzi, provo un bene davvero grande, più grande di ciò che sentivo quando le cose andavano bene tra noi, e ora mi spiego il perché di quel legame così forte che sentivamo e credo sentiamo ancora entrambi.
Al di là di come stanno o andranno le cose, so che quella persona è stata il mio specchio, che senza il confronto con lui non avrei avuto l’opportunità di risvegliarmi e crescere e imparare ad amarmi, so che c’è sempre stato un legame tra noi che non si spezzerà mai, non so nemmeno spiegarlo a parole, nonostante la distanza è come se questa persona fosse sempre accanto a me, dentro di me, sento una specie di energia al centro del petto, è un tipo di legame che davvero non so spiegarmi.
E sono arrivata anche a capire che ha preso le distanze da me anche e soprattutto per non farmi del male, in quanto era una situazione che non riuscivo proprio a gestire e a comprendere nel giusto modo, e per darmi l’opportunità di stare bene con me stessa.
Me lo ha sempre detto: il tuo obiettivo deve essere la vita e la tua felicità, non devo essere io. All’inizio questo non lo comprendevo, ma ora sì.
E ora so che il nostro rapporto, indipendente dagli esiti che avrà, doveva seguire questo percorso per portarmi a dove sono ora.
Certo che non è sempre semplice e a volte ci sono ancora degli stati d’animo come nostalgia o sensi di colpa, ma tendono ad essere sempre più passeggeri.
Ogni volta che arrivano cerco di concentrarmi a ripete il mantra “ti amo mi dispiace perdonami grazie” pensando che l’unica cosa che devo risolvere ora è la relazione con me stessa, che tutto ciò è stato ed è un grande insegnamento, il momento della mia vita in cui finalmente mi risveglio e inizio ad amarmi, a capire che davvero la pace e la felicità nascono dentro di me.
So anche che non devo praticare Ho’oponopono con delle aspettative su una situazione o magari su questa persona, infatti cerco di pensare a lui solamente con gratitudine, continuando comunque a percepire una connessione che non passa mai, nonostante la distanza e i silenzi, per poi ritornare a concentrarmi su di me, sulla mia pace, sul fare le cose che mi piacciono, scoprire chi sono, imparare a stare sola con me stessa e amarmi.
Praticando Ho’oponopono e seguendo alcune meditazioni ogni giorno inizio a sentirmi diversa, come se davvero tutto dipendesse da me, sono io che scelgo i miei pensieri e i miei stati d’animo.
Ma iniziano anche a succedermi cose particolari ed è questo il motivo principale per cui vi scrivo, faccio alcuni esempi: un paio di sere fa sono andata al mare e mi sono sdraiata a guardare le stelle, e nel mentre ho recitato il mantra e ringraziato per tutte le cose di cui sono grata, specialmente per aver avuto questa opportunità di crescita.
Non so perché, ma in quel momento, ho iniziato a sperimentare una specie di connessione con l’universo, come se mi sentissi davvero parte di tutto ciò che mi circonda, e tutto ciò che mi circonda fosse parte di me, e in momenti come questi mi viene da piangere, ma non un pianto di tristezza, più una sorta di commozione perché mi sento amata.
E mi sento come se fossi in grado di amare il mondo intero, come se fossi capace di qualunque cosa.
La cosa più particolare però mi è successa oggi: ho seguito la vostra meditazione “Rinasco da me ascoltando il mio cuore”, e c’è stato un momento in cui ho smesso di pensare a tutto, cosa che si solito per me è molto difficile, e ho davvero cercato di ascoltare solo il mio cuore.
In quel momento, chiaramente ad occhi chiusi, mi sentivo come in trance e ho visto un delicato vortice di luce, e subito dopo questo vortice si è aperto lasciandomi vedere l’immagine di una bimba piccola, sui due anni circa, che correva e mi ha sorriso, ricordo che aveva dei boccoli castani e gli stessi identici occhi del ragazzo di cui vi parlavo prima, e gli correva incontro. Subito dopo ho avuto l’immagine di me in ospedale, con lui di fronte che mi sorrideva tenendo in braccio la piccola appena nata, subito dopo ancora l’immagine di me che lavoravo per il 118 e soccorrevo una persona in un incidente stradale (non è il mio lavoro, io faccio l’impiegata).
Chiaramente non conoscendomi magari non riuscite a darmi una risposta, ma io riesco ad interpretare queste immagini in due modi: il primo significato immediato è che quella bimba fosse l’immagine della mia ipotetica futura figlia, con la persona con la quale ho questo legame speciale, come se sistemare le cose dentro di me potesse magari in futuro aggiustare anche la relazione con lui, ma chiaramente una parte di me ha paura che questa sia più una “speranza” proiettata dalla mia mente.
Anche se non so come, una parte di me semplicemente lo sente e ci crede costantemente, nonostante le complicazioni e la situazione, e come dicevo prima non so spiegarmelo, perché razionalmente uno si direbbe di lasciar perdere, ma questa cosa va oltre ogni razionalità.
Il secondo significato l’ho attribuito andando un po’ più a fondo dentro me stessa: quella bimba potrebbe essere l’immagine di me, quella me bambina che mi sorride perché si sente amata, che ha gli occhi di lui perché sto iniziando a vedermi per come mi ha sempre vista lui: una bella persona. Che gli corre incontro perché è felice delle cure, attenzioni e insegnamenti ricevuti; l’immagine di lui che mi sorride tenendo la bimba in braccio potrebbe essere lui che appunto mi ha sempre protetta ed aiutata.
E infine, l’immagine di me che soccorro la persona nell’incidente, potrei essere io che salvo me stessa: qualche anno fa ho avuto effettivamente un brutto incidente stradale nel quale ho rischiato la vita, ora quell’immagine potrei essere io che salvo me stessa, non tanto fisicamente ma spiritualmente. È come se lui mi avesse fatto da guida, protetta all’inizio, e ora toccasse a me.
Negli ultimi minuti della meditazione tra l’altro ho iniziato a sentirmi come se avessi un’energia che pulsava su tutto il corpo, che mi stringeva il corpo e poi si espandeva verso l’esterno, la sensazione era come quella di avere un grosso paio di ali che mi avvolgevano e si riaprivano, e proprio negli ultimi secondi mi sembrava che qualcuno o qualcosa mi abbracciasse.
Scusate il messaggio lunghissimo, sono partita dal principio per spiegare meglio la situazione, ma volevo capire: è possibile che iniziando a praticare Ho’oponopono con costanza e meditando, si possano avere visualizzazioni e sensazioni simili?
Io ho sempre creduto a tutto il fattore delle energie, delle vibrazioni, di noi che manifestiamo la nostra realtà. Ma non ho mai avuto l’intenzione di iniziare a praticare realmente tutto questo sulla mia pelle e ora sono grata di aver iniziato a farlo e davvero sorpresa delle cose che possono succedere.
È tutto il giorno che continua a tornarmi alla mente l’immagine di quella bimba e puntualmente sento delle vibrazioni dentro di me, tra lo stomaco e il cuore, e anche in questo caso sento quell’energia che mi fa sentire piena d’amore e mi viene da piangere, un amore per quella bimba che vive dentro di me e per quella che magari in futuro verrà.
Non so se avrò un vostro gentile riscontro, in ogni caso ci tengo a ringraziarvi di cuore.
Ti amo, mi dispiace, perdonami, grazie.
Laura